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Autore: Edda Vidiz, musiche di Umberto Lupi Anno: 2012 Formato: 21x25 cm. Pagine: 146 Numero illustrazioni: 150 Stampa interno: Colore Copertina: Colore, brossura Prezzo: Euro 15,00 Lingua: Italiano ISBN: 88 6803 083 9 ACQUISTA |
Maximilian Il principe di Miramare
Sono passati 180 anni da quando, nel 1832 nasceva al Castello di Schönbrunn, da antica stirpe regale ma dal cuore di marinaio, l’Arciduca Massimiliano Ferdinando Giuseppe d’Asburgo, Principe di Ungheria e di Boemia, Duce supremo della flotta austriaca, Governatore imperiale del Regno Lombardo-Veneto e Imperatore del Messico. Bello, colto, raffinato, generoso, sensibile e romantico idealista più che ambizioso: quanto bastò per fare di lui un mecenate, un intenditore d’arte, uno scrittore ma, certamente, non un “conquistador” del Messico, dove, per liberalità verso gli uni e verso gli altri, finì per scontentare tutti e andò a morire su uno squallido colle in un’alba tragica invece che su una montagna in un tramonto dorato. Massimiliano arrivò a Trieste nel 1850 (a 18 anni) per imbarcarsi in una crociera che lo portò ad appassionarsi talmente del mare da diventare, dopo appena quattro anni, ammiraglio della marina da guerra austriaca. Suo il merito di aver fatto decollare la flotta austriaca, ahimè, proprio quella che nel 1866 sconfisse la marina italiana a Lissa. Amò molto Trieste dove, nonostante i suoi viaggi e i suoi doveri d’arciduca d’Austria, visse per più di dieci anni. Anche Trieste lo amò moltissimo ma la piaga del nazionalismo e l’aver per fratello l’odiato imperatore austriaco, lo fecero ben presto detestare, ignorare, dimenticare. Il libretto del musical ricostruisce, il più fedelmente possibile, il sogno di Massimiliano e Carlotta iniziato a Miramare ed infranto in Messico mentre, nel comparto storico di questo volume, l’autrice presenta i fatti astenendosi da conclusioni di parte e, sulla base dei documenti dell’epoca, lascia ai lettori desumere l’inconsistenza o meno del rancore ricorrente fra i due fratelli d’Asburgo e il fatto che l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe nulla fece per aiutare il fratello nella sventurata impresa messicana.
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