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Autore: testi di Edda Vidiz, musiche di Umberto Lupi
Anno: 2011
Formato: 21x25 cm.
Pagine: 206
Numero illustrazioni: 220
Stampa interno: Bianco e nero, colore
Copertina: Colore, brossura
Prezzo: Euro 25,00
Lingua: Italiano
ISBN: 88 96940 570

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Che bel che xe l’amor!

de Trieste al Paradiso

Palcoscenico Triestino vol. 5


Che bel che xe l’amor!: è così che nell’anno 1902 Gigi, un giovane triestino appena giunto in Paradiso, canta a squarciagola disturbando la pace celeste. Tocca a San Pietro, su ordine del Signore, riportare la serenità fra i santi e i beati, rimandando Gigi sulla terra, a Trieste, dalla sua amata Gigeta. Ma, per disattenzione, quel pasticcione di Pietro riporta ben presto Gigi in Paradiso per poi, dopo aver ricevuto una bella lavata dal Signore, rispedirlo a Trieste dove lo spasso non dura a lungo dato che, a causa di un “black out” al divino computer, Gigi si ritrova nuovamente in Paradiso. Come se non bastasse, nel frattempo il diavolo si è accorto che l’anima di Gigi, in realtà, avrebbe dovuto essere di sua competenza e vuole riaverla. Per fortuna il Signore può rimediare agli errori dei suoi santi e il diavolo rimane ovviamente scornato. Gigi e Gigeta potranno finalmente vivere felici e contenti assaporando “che bel che xe l’amor!”. In questo Quaderno vengono presentati il libretto e le liriche di Che bel che xe l’amor! un’operetta triestina doc e, per la prima volta in veste editoriale, l’intero spartito musicale a cura di Umberto Lupi. Fra i vari argomenti sono stati introdotti squarci della “Vecchia Trieste” dal 1900 al 1922 e gli avvenimenti cittadini più importanti dello stesso periodo redatti da Viviana Facchinetti; la musicalità “patoca” del Novecento a cura di Luciano Santin; un excursus sulla “Trieste Vernacola” presentata nel 1920 a cura di Giulio Piazza; le poesie profane di Edda Vidiz; un’interessante disquisizione di Renzo Arcon sul dialetto triestino, e tante altre chicche inedite o poco conosciute. Dato il rinnovato interesse sui dialetti regionali si è scelto di presentare, con una introduzione di Piero Camber, la legge regionale del 17 febbraio 2010 per la valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati nella regione Friuli Venezia Giulia e la relativa regolamentazione.