immagini e documenti della venezia giulia



Autore: Augusto Re David
Anno: 2012
Formato: 15x21 cm.
Pagine: 186
Numero illustrazioni: 50
Stampa interno: Bianco e nero
Copertina: Colore e vernice, brossura con alette
Prezzo: Euro 13,00
Lingua: Italiano
ISBN: 88 96940 778

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Padre Paron

Nuova Edizione 2012
per il centenario della nascita 


Confesso innanzitutto imbarazzo e timore. Perché non sono uno scrittore ma soltanto un giornalista. Il personaggio è così grande che meritava un grande autore. Ho fatto del mio meglio, sopperendo con l’immutato affetto per Nereo Rocco alle tante carenze dell’improvvisato scrittore. L’impressione che ho ricavato nel percorrere e ripercorrere le tappe salienti della sua vita è che Nereo Rocco esce ingigantito da queste righe. E i miei timori aumentano. Non vorrei che ne uscisse deformato. Perché l’ho fatto? Perché Nereo Rocco non sia dimenticato. Infatti lo era. È così nata la scommessa. Determinante è stato il conforto morale di Bruno, Tito, Loredana e «siora» Maria Rocco. In proposito vorrei rendere noto un particolare che mi pare rilevante, significativo. L’iniziativa stava per naufragare già al suo nascere perché la «siora» Maria non voleva saperne. Chiusa nel suo immutato dolore, aveva sostanzialmente posto il veto alla stesura del libro. Intervenne la zia «Lalla», sorella di Nereo, donna dinamica e di spirito, che sbloccò la situazione. La «siora» Maria cedette e con molta riluttanza accettò il primo incontro, alla presenza anche di Bruno e Tito. A parlare, con piglio accattivante, era però soltanto la zia «Lalla». Gli altri, muti. Capii allora che l’argomento Nereo in casa Rocco era stato una sorta di tabù per oltre quattro anni, da quando cioè il Paron se n’era andato per sempre. E quando cominciò, timidamente e con grande sforzo, anche la «siora» Maria a rievocare i tempi felici con Nereo, mi resi conto che quel tabù era saltato. Rividi per la prima volta, da quel 20 febbraio 1979, la «siora» Maria finalmente distesa. Bruno, Tito e la dolcissima Loredana cominciarono a manifestare minor titubanza nell’aiutarmi a raccogliere i dati, le fotografie, i documenti. Pensai allora, e lo penso ancora oggi, che anche se questo libro fosse accolto con indifferenza, un primo risultato eccezionale lo avevo ottenuto: in casa Rocco si parlava finalmente di Nereo come in ogni famiglia viene ricordato un caro defunto. Altre spinte morali sono venute poi dall’entusiasmo genuino, in molti casi addirittura straripante, manifestato dagli ex allievi del Paron nei contatti presi successivamente per la realizzazione del libro, cioè da tutti i personaggi che vi compaiono: da Bearzot, a Liedholm a Trapattoni, Radice, Rivera, Giacomini e altri. E tuttavia, a fatica conclusa, affermo con assoluta sincerità che non avrei mai voluto scrivere questo libro.