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Autore: Dante di Ragogna
Anno: 2011
Formato: 16x23,5 cm.
Pagine: 654
Numero illustrazioni: 860
Stampa interno: Bianco e nero
Copertina: Colore, argento, brossura con alette
Prezzo: Euro 28,00
Lingua: Italiano
ISBN: 88 96940 075

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La storia della Triestina

Dalla fondazione ai giorni nostri.
Quarta edizione aggiornata. 


Dante di Ragogna, ancora lui, si potrebbe dire. Si presenta per la quarta volta quale “cantore” della Triestina, storico ormai per definizione consolidata delle vicende di casa alabardata. Compito agevole per lui, che la storia la sta vivendo “dal di dentro” da oltre cinquant’anni. Davvero tanti? Insomma, se lo dice lui, perché non credergli? L’ha scoperta nel 1938, in quella fatale Triestina-Juventus 2-0 che doveva rappresentare una svolta nella sua vita. Dopo averne sentito le cronache dalla radio a galena di suo padre, tiepido ma convinto tifoso, è entrato nel vivo della società alabardata, indossandone la maglia da calciatore imberbe, per seguirla poi a contatto con giocatori e dirigenti, oppure dalla tribuna, con un’altra parentesi all’interno, quale addetto stampa. Se si volge all’indietro, riscopre volti amati, personaggi ammirati, da ricordare con doppio rimpianto, perché non ci sono più. Sono essi che hanno fatto la storia della Triestina, dai più celebrati - gli azzurri,
i campioni del mondo, i cannonieri, i grandi del calcio insomma - a quelli che tiravano la carretta, paghi di dare il loro contributo con umiltà, con fierezza, soprattutto con dedizione, alla causa della Triestina, anche se per essi raramente arrivavano i titoli o le foto sui giornali. I giocatori di oggi hanno alle spalle un esercito di calciatori che hanno onorato la maglia alabardata, in tutte le categorie ove si sono trovati a giocare. È un patrimonio di gloria che hanno lasciato agli eredi, dei quali è doveroso andare fieri. Senza la Triestina di ieri non ci sarebbe la Triestina di oggi: è banale affermarlo, ma è bene ripeterlo, ai giovani soprattutto, a chi forse ancora ignora che la Triestina, prima di annaspare nei flutti delle serie inferiori, aveva militato consecutivamente per 27 stagioni nella massima Serie. È un tesoro che va custodito gelosamente nella memoria di tutti. Non si vive di ricordi, certo. Ma la nobiltà sportiva è titolo da sfoderare sempre. La Triestina la può sbandierare con orgoglio, ricavandone lo stimolo per crescere e salire ancora più in alto.