Una corsa
verso il cielo

Tra stelle e monti
che parlano di Eterno 

“UNA CORSA VERSO IL CIELO” di MARCO MARTINOLLI può, in prima approssimazione, definirsi come una raccolta di testi diversi, scritti in circostanze particolari della sua vita: una sorta di zibaldone di pensieri, racconti autobiografici, documenti della sua estasiata ammirazione della Bellezza e della Verità. E, in tal modo, le esigenze dell’omaggio e della memoria di un giovane prematuramente scomparso potrebbero ritenersi compiutamente appagate. Con la pubblicazione appunto dei suoi ultimi scritti in prosa.

Ma si tratterebbe di un approccio soltanto esteriore, che pur consentendoci di seguirlo sugli splendidi sentieri da lui percorsi, nelle solitudini dei monti, nelle battaglie quotidiane, nell’ostinata ricerca di un amore autentico, ci priverebbe della possibilità di cogliere il messaggio che unifica riflessioni, racconti, impeti d’amore, il primato della vita.

Una lettura attenta, che non si soffermi sulle singole parti di questo racconto autobiografico, consente di accertare uno svolgimento coerente e continuo di un programma esistenziale, oggi particolarmente prezioso, consistente in un fortissimo amore alla vita ed, insieme, in una mai sopita nostalgia ( nostos algos ) e ricerca del Cielo e dell’Eternità.

In Marco il “desiderio del ritorno” non si adombra di immagini di tristezza, di autocompiangimenti narcisistici. Al contrario, la sua ansia verso la pienezza della vita, la sua corsa verso il Cielo, è luminosa e pacifica; dona a chi segue, con affettuoso coinvolgimento, il suo sentiero, un’esperienza di interiore serenità, la scoperta del senso splendido di questo nostro viaggio verso l’incontro con il Dio dell’amore. Marco guarda all’Eternità con una straordinaria confidenza, come ad un approdo ad un porto di pace, come un traguardo di una corsa senza affanno.

Un libro, dunque, di luce, di colori, di speranza. E la stessa scomparsa, quasi misteriosa di Marco dal nostro orizzonte terreno non ci lascia sgomenti e abbattuti, ma, al contrario, suscita in noi un sentimento di gioioso stupore, quasi di certezza che il nostro destino è buono.