immagini e documenti della venezia giulia



Autore: Fontana Dario
Anno: 2022
Formato: 20x28 cm.
Pagine: 528
Numero illustrazioni: 294
Stampa interno: Colore
Copertina: Colore, brossura con alette
Prezzo: Euro 40,00
Lingua: Italiano
ISBN: 88 6803 308 8

ACQUISTA

Il fumetto

Le sue origini
e la sua diffusione in Italia


Questo libro vuole raccontare le origini del fumetto e della sua diffusione in Italia. Il lavoro è idealmente diviso in due parti: la prima riguarda la nascita del linguaggio fumetto partendo dalle sue origini e la sua evoluzione storica che comprende temporalmente gran parte del XIX secolo, la seconda abbraccia tutto il XX secolo descrivendo l’introduzione del fumetto nel nostro Paese, la sua diffusione, la nascita di diverse scuole, l’opera delle case editrici, il suo sviluppo analizzato attraverso le differenti fasi storiche. Dalla definizione del fumetto si passa al racconto delle sue origini e dei giornali dell’Ottocento che proponevano delle immagini a corredo di alcuni articoli diretti ad un pubblico che aveva delle difficoltà a leggere scritti troppo lunghi per arrivare poi a descrivere le opere di quello che è considerato il padre del fumetto, Rodolphe Töpffer, citando anche quelle di artisti a cui lui si è ispirato. Dopo un’esauriente citazione di altri pionieri che in qualche modo affiancano le opere di Töpffer, pur se non a lui collegati, si passa alle pubblicazioni americane di fine Ottocento dalle quali emerge la figura di Yellow Kid di R.F. Outcault e la concorrenza fra gli imperi editoriali americani di Joseph Pulitzer e William Randolph Hearst. Qui si propone una distinzione fra la nascita del linguaggio fumetto (convenzionalmente 1827) e quella dell’industria del fumetto (convenzionalmente 1885).
Segue la descrizione della stampa italiana diretta all’infanzia nel XIX secolo; si citano alcuni esperimenti fatti da periodici diretti agli adulti, che però non hanno avuto seguito, per arrivare alla nascita del Corriere dei Piccoli che secondo l’autore non ha presentato “il fumetto” in Italia, ma un “quasi fumetto”. Questa personale convinzione viene ampiamente argomentata. Si descrivono diffusamente le pubblicazioni nel nostro Paese per tutto l’arco del XX secolo. Più volte si ricorda al lettore la necessità di collocare l’opera (in questo caso il fumetto) nel momento storico in cui essa viene prodotta.
Il lavoro, che vuole essere di informazione sul fumetto, si ferma alla soglia del terzo millennio per scelta precisa. La cronaca oltre quel limite è troppo recente per poterla definire storia. Sono stati inseriti alcuni aneddoti personali per rendere meno pesante la lettura del lavoro che è pieno di dati e date. Una “storia” però non può farne a meno.