immagini e documenti della venezia giulia



Autore: Alessandra Quendolo, Floriana Marino
Anno: 2021
Formato: 26x28 cm.
Pagine: 344
Numero illustrazioni: 480
Stampa interno: Colore
Copertina: Colore, brossura
Prezzo: Euro 48,00
Lingua: Italiano
ISBN: 88 6803 293 7

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Parole di pietra

Il Duomo di Venzone
si racconta


Il Duomo di S. Andrea Apostolo a Venzone crolla rovinosamente con il terremoto che investe il Friuli nel 1976. Viene ricostruito con un complesso intervento di restauro che prevede la ricollocazione delle pietre che facevano parte della muratura (circa 9.000 pietre) nella stessa posizione precedente al crollo.
A 25 anni dalla riconsegna al culto avvenuta nel 1996, il libro propone, attraverso documenti inediti, una rilettura di alcuni aspetti della complessa vicenda legata alla ricomposizione del Duomo.
“Parole di Pietra” è un’opera che colma attualmente la mancanza nel panorama editoriale di una pubblicazione che illustra in maniera compiuta come è avvenuta la ricostruzione del Duomo di Venzone; oggetto quest’ultimo di grande attenzione a livello non solo nazionale.
La strategia narrativa non segue la diacronia degli eventi, mostra la ricchezza dei modi con cui il Duomo può essere visto e fruito nel suo essere monumento e documento.
La ricerca di Alessandra Quendolo e Floriana Marino pone l’attenzione su quattro nuclei tematici, argomentati con multiformi fonti documentarie: Guardare con affetto; L’Orcolat; Pietas: la cura delle ferite; Le immagini nascoste.
Guardare con affetto documenta lo stato attuale del Duomo, con una serie originale di scatti fotografici d’autore di Bruno Beltramini che, nel loro insieme, consentono al monumento di rivelarsi ed essere autonoma espressione dell’idea di restauro che lo ha interessato.
L’Orcolat rappresenta il gravissimo stato di dissesto che il Duomo subisce con i terremoti distruttivi di maggio e settembre 1976. La struttura se prima conserva la sua configurazione architettonica, dopo lo sciame sismico di settembre si riduce in un cumulo di macerie. Dopo una complessa fase di rimozione controllata delle macerie, del recupero delle pietre e della successiva messa in sicurezza delle murature superstiti, il Duomo rimarrà a lungo in questo stato di rovina, prima dell’avvio del cantiere nel 1988.
Pietas: la cura delle ferite rimanda alla narrazione di alcune fasi della ricomposizione delle pietre a terra per mostrare come sia stato possibile ricollocare le pietre nell’esatta posizione prima del crollo. La narrazione intende far vedere le pietre, descrivere il loro potenziale informativo, mostrare immagini inedite delle diverse forme di vita dei frammenti a terra che illustrano la sfida affrontata. Si tratta di un paesaggio inedito e ricco di documenti che può diventare una fonte importante per accrescere la nostra consapevolezza del valore di testimonianza insito in ogni opera del fare umano.  
Le immagini nascoste riguardano alcune fasi del cantiere di restauro del Duomo narrate non nelle implicazioni tecnico costruttive ma nel contributo che possono dare nel ricordare microstorie che progressivamente mostrano il divenire di uno spazio di grande suggestione.
Il volume si configura come un contributo ad un rinnovato sguardo sul Duomo offrendo scenari di immagini e di documenti che nel loro intreccio consentono di arricchire la comprensione della sua storia.