Una finestra sul passato

L’atletica leggera a Manfredonia
dal 1962 al 1976

L’autore narra di una vicenda umana e sportiva vissuta dagli inizi degli anni ’60 alla seconda metà degli anni ’70 dello scorso secolo in una ridente cittadina della Puglia, sita ai piedi del Gargano, ove l’unico sport praticato era il calcio. È lì che, ad un certo punto, un gruppo di amici sfida la sorte e si avventura in un’impresa che sa dell’impossibile: divulgare la pratica dell’atletica leggera in un luogo ove non esiste impianto sportivo al di fuori di un angusto campo di calcio, ricavato in una vecchia cava abbandonata. Per oltre un decennio i ragazzi e le ragazze di Manfredonia solcano le piste d’atletica di tutta Italia e arrivano a conseguire risultati importanti, pur continuando a permanere in loco la situazione di carenza di impianti sportivi e di penuria di risorse. Nel corso dei colloqui con il prof. Rocca, un personaggio del tutto immaginario, rivivono le vicissitudini e le imprese degli atleti e delle atlete, gli aneddoti, le peripezie per allenarsi, le iniziative per sopperire alle carenze di tutto e di più, le esaltazioni per le vittorie, la forza di ricominciare dalle sconfitte e la delusione per la sorte avversa. Emerge, su tutto, la passione per lo sport e il suo valore altamente educativo, la bellezza di un rapporto di stima e di amicizia che si è instaurato fra i protagonisti di un’incredibile ed irripetibile avventura sportiva e che il lento, inesorabile trascorrere del tempo non riesce a scalfire.